Gli unici due posti al mondo in cui più ci si immerge più si resta a galla
Un bagno nel Mar Morto significa una cosa sola: galleggiare senza il minimo sforzo. Se galleggiare risulta così facile grazie all’elevata salinità (e di conseguenza alla densità) dell’acqua, non si può dire lo stesso del nuotare, un’attività praticamente impossibile da praticare in quanto si emerge troppo dall’acqua.
Tutti concordano che galleggiare a pelo dell’acqua è un’esperienza davvero surreale e terapeutica. A questo si aggiungono i benefici dati dalle sostanze minerali di cui è ricchissimo questo lago salato e dalle proprietà curative che si ottengono spalmandosi il fango presente sul fondale sulla propria pelle.
Ma perché si galleggia? La risposta sta nel Principio di Archimede. L’acqua salata, essendo più densa di quella dolce, conferisce una spinta verso l’alto maggiore ai corpi che si immergono nel fluido. Sono ben 365 i grammi di sale in un litro di acqua del Mar Morto a dispetto dei 35 presenti nell’acqua degli oceani. Per questo il rischio di annegare in queste acque è praticamente nullo.
Se volete avere la prova visiva di quello che abbiamo detto, provate a dare un’occhiata alle foto e al video qui sotto.
Mar Morto – Israele, Giordania
Photo: Israel_photo_gallery | Pieter van Marion | israeltourism | 2 | 3 | Jeff Werner | Jack Zalium
Ecco la dimostrazione visiva:
Video: Anne St P
E il Mar Morto non è l’unico posto al mondo in cui si verifica questo straordinario fenomeno. Accade anche nella Laguna Cejar, un lago salato situato in Cile, nel bel mezzo del deserto di Atacama. A causa dell’elevata concentrazione di litio, qui si galleggia ancora di più che nelle acque del Mar Morto.
Laguna Cejar, Deserto di Atacama – Cile
Photo: Osmar Valdebenito | Fernando Stankuns | Carlos Varela